Il 10 gennaio segna il ritorno di Eugenio Bennato sulla scena musicale con il suo nuovo album, “Musica del mondo”. Composto da dodici brani, questo progetto discografico si propone come un inno alla musica popolare, capace di racchiudere temi universali come la diversità, la memoria collettiva, l’eredità culturale, la giustizia sociale e la lotta per i diritti.
Un canto universale da Napoli al mondo
“Musica del mondo” è un omaggio alla vita e alla fratellanza, un viaggio che parte da Napoli, città simbolo di accoglienza, per abbracciare culture lontane. I suoni folk, etnici e world si intrecciano in arrangiamenti vivaci, sostenuti da strumenti tradizionali come la tamorra e la chitarra battente, trasformando ogni brano in una storia di incontro e contaminazione.
Il Sud come metafora universale
Con “Musica del mondo”, Eugenio Bennato dipinge un “sud” che trascende i confini geografici italiani, diventando una potente metafora di lotta, appartenenza e resistenza. I testi raccontano storie di vite dimenticate e diritti negati, ma anche di valori profondi e di coraggio. La title track celebra la musica come un linguaggio universale, capace di unire popoli e opporsi a ideologie divisive.
Una carriera senza confini
Con quasi cinquant’anni di carriera alle spalle, Eugenio Bennato continua a reinventarsi senza mai tradire la sua visione artistica. Fondatore del movimento Taranta Power, ha portato la musica popolare del Sud Italia sui palcoscenici internazionali, trasformandola in uno strumento per affrontare temi cruciali come migrazioni, solidarietà e giustizia sociale.
Con “Musica del mondo”, il cantautore partenopeo firma un album che unisce passato, presente e futuro, intrecciando tradizione e innovazione. Un progetto che è al tempo stesso viaggio, memoria e resistenza, capace di celebrare la bellezza dell’incontro tra le culture. La musica, ancora una volta, si dimostra un potente strumento per costruire ponti e abbattere muri.
Fonte immagine di copertina: Andrea Montuori, CC BY-SA 3.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0>, via Wikimedia Commons
8 Gennaio 2025 – Barbara Scardilli