Parte martedì 24 marzo dall’Obihall di Firenze il nuovo tour di Bobo Rondelli, a pochi giorni dall’uscita dell’album “Come i Carnevali”.
Bobo Rondelli è l’anima di Livorno, poeta celebrato e riconosciuto come uno fra i maggiori esponenti della canzone d’autore italiana.
“Come i Carnevali” arriva sull’onda di una consacrazione mediatica che, solo per citare i casi recenti, lo ha visto ospite di programmi Tv come “Sostiene Bollani” e “Gazebo”, per non parlare del docufilm che Sky Arte gli ha dedicato quale epigono di un illustre concittadino: Piero Ciampi.
Il disco, scritto in collaborazione con Francesco Bianconi dei Baustelle e gli inseparabili amici/musicisti Fabio Marchiori e Simone Padovani, vede Bobo tornare alle atmosfere sognanti di “Per Amor del Cielo”, album che lo aveva imposto definitivamente nel gotha del cantautorato.
Sceglie non a caso Filippo Gatti come produttore, lo stesso del celebrato disco del 2009.
La varietà timbrica dell’album traccia il profilo netto di un uomo che descrive la vita quotidiana con amara lucidità e felliniane fughe verso il sogno.
Forte il legame con il cinema e la letteratura, ai quali Bobo si ispira in quasi ogni canzone: “Le notti bianche” di Visconti in Cielo e terra, l’omaggio al dimenticato poeta Emanuel Carnevali, Ugo Tognazzi, “L’educazione sentimentale” de “I mostri” in Autorizza papà, Cosini di Svevo in Ugo’s dilemma.
In “Come i Carnevali” – pubblicato dall’etichetta toscana Picicca Dischi – Bobo celebra la poesia e la vita, che somiglia sempre più ad un Carnevale, tra liti con la ex, scorrazzate in motorino senza casco con i figli e serate in osteria.
C’è il sentito ricordo della madre Nara F., e del padre in “Qualche volta sogno“, l’amore strampalato ma fortissimo per i figli in “Autorizza papà“. L’omaggio al pedagogo e scrittore polacco Henryk Goldszmit e al suo ruolo chiave con i bambini vittime dello Shoah.
“Come i carnevali” è un disco di un uomo innamorato delle assurdità e delle passioni della vita. Troppo sensibile per non subirne la crudeltà, troppo lucido per prenderla sul serio.