A due anni di distanza dal suo primo disco solista “Il Testamento”, che gli è valso una Targa Tenco come miglior opera prima, APPINO torna con un nuovo album. Il cantautore pubblicherà il 26 maggio “Grande raccordo animale” (Picicca Dischi / La Tempesta / Sony Music), disco prodotto da Paolo Baldini e scritto prevalentemente a New York, ma con la testa immersa nel Mediterraneo tra metropoli e deserto, nord Africa e nord America.
“Grande Raccordo Animale” è un album che viaggia nel mondo reale e che si posiziona fuori dalle riserve indiane della musica indipendente, mostrandoci un Appino inedito, un autore senza più paure: scrive una canzone smaccatamente pop e un’altra in levare, fa il rock per cui tutti lo conoscono ma prende anche una chitarra acustica per raccontare una storia tutta italiana.
Andrea Appino è penna, chitarra e voce dell’unica band di cui abbia mai fatto parte, gli Zen Circus, divenuti nel tempo un peso massimo della la musica indipendente italiana, grazie soprattutto ai testi al vetriolo del cantante chitarrista. Con loro ha pubblicato nove dischi, suonato più di mille concerti e collaborato con una lista infinita di artisti italiani e stranieri, dai Violent Femmes al Teatro degli Orrori, dagli Afterhours ai Pixies, dai Ministri fino ex membri dei Talking Heads. E poi ancora Dente, Nada, Perturbazione, Brunori Sas, Tre Allegri Ragazzi Morti e molti, molti altri. Un percorso lungo e coerente che ha portato l’ultimo album della band al primo posto della classifica generale di Itunes e nella top ten di quella fisica, oltre ad un tour praticamente sempre sold out.
Nel 2013 Appino pubblica per La Tempesta/Universal il suo primo lavoro solista intitolato “Il Testamento”, un album dedicato al lato oscuro della famiglia italiana, che si aggiudica una Targa Tenco come miglior opera prima.