Non solo cinema. Alla 72esima Mostra di Venezia in calendario dal 2 al 12 settembre la musica potrebbe essere la vera protagonista: oltre all’attesissima presenza di Vasco Rossi nella nuova sezione Incontri – Cinema in Giardino l’11 settembre, in concorso sfilerà il 9 settembre ‘Heart of a Dog’ di e con Laurie Anderson, performance artist, musicista ma soprattutto, per sua stessa definizione, “narratrice di storie” alla sua prima regia di un lungometraggio dedicato alla perdita e al distacco, che arriva proprio dopo la morte del marito, l’indimenticabile icona rock Lou Reed, cui il film è dedicato.
Ci sarà poi Amy Berg con il suo “Janis”, documentario – fuori concorso – che racconta le tappe principali della vita della cantante Janis Joplin, dall’esibizione al Monterey Pop nel 1967 a Woodstock nel 1969 fino al Festival Express nel 1970, e include interviste con familiari, amici e rockstar a lei contemporanee. Nella colonna sonora brani come: Cry Baby, Mercedes Benz e Piece of My Heart. La Berg mostra la donna dietro il mito, oltre l’icona del rock&roll. La stessa Janis – morta nel 1970 a 27 anni – funge da narratore per raccontarci la sua vita attraverso lettere ad amici, parenti e amanti, facendoci percorrere un viaggio che parte dalla sua infanzia.

Sulla musica è incentrato anche uno dei film italiani in concorso, ‘A bigger splash’ di Luca Guadagnino, che torna a lavorare con la sua musa ispiratrice Tilda Swinton, questa volta nei panni di una celebre rock star in crisi. Coprotagonista è Ralph Fiennes, che interpreta il suo ex, uno storico discografico produttore dei Rolling Stones.

Tutt’altra musica per genere e qualità è quella che offre il francese Xavier Giannoli nel suo ‘Marguerite’ in concorso. Ispirato alla vera storia del “soprano peggiore del mondo” Florence Foster Jenkins, il film racconta la vita di Marguerite Dumont, una ricca signora che credeva di avere una voce meravigliosa. La storia è ambientata nel 1921, in un grande castello non lontano da Parigi, dove Margherita, la proprietaria, è ricca e dedica tutto il suo tempo alla sua passione: la musica. Ama cantare, lo fa con tutta la dedizione possibile, ma è terribilmente stonata. Si esibisce per un piccolo pubblico ipocrita, che segretamente ride alle sue spalle. Quando un giovane giornalista scrive un articolo lusinghiero sulla sua performance, Margherita inizia a credere sempre di più nel suo talento e vorrebbe esibirsi per la prima volta in pubblico. Il film è liberamente ispirato alla vita del soprano americano Florence Foster Jenkins, che diventò famosa grazie al suo canto “minimamente accademico” tra il 1930 e il 1940.