E’ morta, all’età di 78 anni, Virna Lisi, nome d’arte di Virna Pieralisi. Si è spenta a Roma in seguito ad un tumore. Nel suo palmares sei Nastri d’argento, un Prix d’interprétation féminine a Cannes, due David di Donatello per le sue interpretazioni e altrettanti alla carriera. Tra le ultime apparizioni televisive “Madre, aiutami”, per la regia di Gianni Lepre nel 2014 ed “È la mia famiglia, serie Tv del 2015. Tra i film che hanno segnato la sua carriera “Luna nuova” (1955) di Luigi Capuano, “Lo scapolo” di Antonio Pietrangeli del 1955 con Alberto Sordi, “Le bambole” (1965) di Dino Risi, “La cicala” (1980) di Alberto Lattuada, “Sapore di mare” (1982) di Carlo Vanzina.
Si sarebbe dovuta chiamare Siria Pieralisi ma nel 1936 la Siria non era un paese alleato dell’Italia ed allora il padre inventò su due piedi il nome Virna scoprendo che si trattava di un nome realmente esistente. Virna Pieralisi nasce ad Ancona l’8 novembre del 1936. Muove i primi passi nel cinema all’età di 14 anni, al’inizio degli anni cinquanta scoperta dal cantante ed attore Giacomo Rondinella dopo il suo trasferimento con la famiglia da Jesi a Roma nonostante la contrarietà del padre. Tra i primi film girati “Le diciottenni” di Mario Mattoli. Poi “Lo scapolo” di Antonio Pietrangeli del 1955 con Alberto Sordi,”La donna del giorno”, di Francesco Maselli del 1956. Dopo aver annunciato il ritiro dalle scene a seguito del matrimonio con l’architetto romano Franco Pesci, grande amore della sua vita da cui ebbe il figlio Corrado nato nel 1962 scomparso nel 2013, rientra davanti la macchina da presa con i grandi sceneggiati televisivi. La grande popolarità arriva con “Ottocento” con Sergio Fantoni e Lea Padovani. Recita anche accanto a Totò, Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello in “Sua Eccellenza si fermò a mangiare di Mario Mattoli”. Poi numerosi spettacoli teatrali diretta da nomi come Giorgio Strehler e Luigi Squarzina. Interprete in “Signore & signori” di Pietro Germi, film premiato con la Palma d’oro al Festival di Cannes del 1966. La Paramount la scritturò pensando potesse essere l’erede di Marilyn Monroe. Lavorò al fianco di Jack Lemmon e Terry-Thomas in “Come uccidere vostra moglie” del 1965 e, raccontato da Wikipedia: “rimase negli annali la scena in cui la Lisi usciva dalla torta di compleanno di Lemmon con indosso solo un bikini”. E ancora Frank Sinatra, George C. Scott e Tony Curtis. Tra gli anni settanta ed ottanta fu protagonista di film come “La cicala” (1980) di Alberto Lattuada, “Sapore di mare” (1982) di Carlo Vanzina. Nel 1977 grazie al film “Al di là del bene e del male” di Liliana Cavani, fu premiata con il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista. Con “Buon Natale… buon anno” di Luigi Comencini, film per cui fu candidata sia al David di Donatello sia al Nastro d’argento (vincendo quest’ultimo) come miglior attrice protagonista. Grazie a “La Regina Margot” vinse il Prix d’interprétation féminine a Cannes. Nella sua carriera anche sette David di Donatello (La icala, Sapore di Mare, Buon Natale… Buon anno, La Regina Margot, Va dove ti porta il cuore, due alla carriera), sette Nastri d’argento, due globi d’oro, due grolle d’oro. Nel 1996 tornò a recitare in Italia con un altro film tratto da un romanzo: questa volta un ruolo da protagonista in Va dove ti porta il cuore di Cristina Comencini. Tra le fiction di successo “A casa di Anna”, “Caterina e le sue figlie”, “L’onore e il rispetto”, “Donne sbagliate”, “Il sangue e la rosa” e “Madre, aiutami”. L’ultima apparizione nell’aprile del 2014 recitando nella commedia di Cristina Comencini dal titolo “Latin Lover”.