Le fragole possono essere importanti alleate per la salute dell’intestino. Specie per chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali, come il morbo di Chron e la colite ulcerosa, un semplice intervento dietetico potrebbe mitigare l’infiammazione del colon e migliorare la salute intestinale. In questo caso, una fragola – o meglio, poco meno di una tazza di fragole – al giorno potrebbe aiutare a tenere lontano il medico. Lo rileva una ricerca della University of Massachusetts Amherst presentata al 256esimo meeting nazionale dell’American Chemical Society. Hang Xiao, che ha guidato lo studio, e il suo team hanno preso in esame quattro gruppi di topi – un gruppo di ratti sani che hanno fatto una dieta regolare e tre di roditori con malattie infiammatorie croniche intestinali sottoposti a un regime alimentare normale o a cui è stata somministrata polvere intera di fragole al 2,5% oppure al 5%. È emerso che il consumo di fragole a una dose equivalente a tre quarti di una tazza al giorno nell’uomo ha significativamente soppresso i sintomi come la perdita di peso corporeo e la diarrea negli animali con malattie infiammatorie croniche intestinali. Ma la diminuzione dell’infiammazione non era l’unico vantaggio: se è vero che con queste patologie cambia il microbiota, cioè la composizione di batteri dell’intestino, con un aumento di quelli nocivi e una diminuzione di quelli benefici, il regime dietetico a base di fragole ha mostrato di riuscire a invertire la tendenza. Il team di ricerca proverà a testare i risultati nell’uomo ma nel frattempo secondo i ricercatori il consiglio, se si vuole modificare la propria dieta, è rivolgersi sempre a un medico evitando ovviamente le fragole se si è allergici.