Il Maestro Mauro Ottolini e l’intera sezione fiati de L’Orchestra Ottovolante, si trasformano in una vera e propria Marching Band in stile New Orleans, per accompagnare Raphael Gualazzi in gara con il brano “Carioca”, per l’intera durata della 70° edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo. Il brano fa parte del nuovo album di Gualazzi, “Ho un piano”, in uscita il 7 febbraio per Sugar.

«La prima volta che ho sentito Raphael Gualazzi cantare e suonare una sua canzone mi sono reso conto che aveva qualcosa di speciale. La sua musica ha nel DNA una forte matrice Blues che ci riporta nel mondo di New Orleans, della musica Cajun. C’è un forte legame tra di noi, il folle amore per il Jazz», commenta Mauro Ottolini.

La piccola orchestra di Mauro Ottolini, che si presenta in questa formazione anche come cantante e trombonista, riunisce 11 eccezionali strumentisti, e rende omaggio alla grande musica italiana che dal dopoguerra ad oggi ha fatto ballare intere generazioni. La band è ispirata alle orchestre dei primi varietà di Rete Uno che fecero diventare noti al grande pubblico musicisti, direttori d’orchestra ed autori come Gorni Kramer, Pippo Barzizza, Carlo Alberto Rossi, Armando Trovajoli, Ennio Morricone, Domenico Modugno, Fred Buscaglione, Renato Carosone, Trio Lescano, Natalino Otto e molti altri.

Dopo il successo di vendite del primo disco, il Maestro Ottolini torna con un nuovo progetto dal titolo “IL MANGIADISCHI” ricco di evergreen, fra i quali “Il tuo bacio è come un rock” (Adriano Celentano), “Nebbia” (Trio Lescano), “Tu vuo’ fa’ l’americano” (Renato Carosone) e “Love in Portofino” (Fred Buscaglione). Tutti brani, che hanno in comune il sapore latino di rumba, mambo e cha cha cha cha, che richiamano le sonorità dell’orchestra di Xavier Cugat, prima ad apparire in RAI già ai tempi del bianco e nero.

A proposito del nuovo album, Mauro Ottolini afferma: «Esistono canzoni italiane che sono diventate degli standard immortali, brani conosciuti in tutto il mondo. Alcune di queste composizioni sono state interpretate dai più grandi nomi della musica internazionale, Jazz, Pop e incise dai migliori interpreti. Per questo ho voluto nel 2005 costituire questa orchestra che prende il nome da una trasmissione degli anni ‘50 di Antonello Falqui, per rendere omaggio e riuscire ad attualizzare una parte di questo repertorio con arrangiamenti originali in chiave Jazz, Swing, Mambo. In occasione del 60esimo anniversario della scomparsa di Fred Buscaglione, ho voluto realizzare un nuovo disco per un’artista che è nel mio cuore da sempre».

Dal 29 febbraio, la stessa brass band dell’orchestra di Mauro Ottolini accompagnerà Brunori SAS nel tour che toccherà i più importanti palazzetti italiani.