Occhiali scuri e atteggiamento sfuggente. Il batterista degli Ac/Dc, Phil Rudd, è arrivato in tribunale a Tauranga in Nuova Zelanda per dichiararsi colpevole delle le accuse di minacce di morte, possesso di metanfetamina e marijuana.
Rudd, 60 anni, è stato rilasciato su cauzione in attesa di un udienza di giudizio prevista a giugno. Il musicista rischia fino a sette anni di carcere per l’accusa di minacce di morte, anche se il suo avvocato sta cercando una soluzione che non comporterebbe conseguenze legali per Rudd.

Un’insolita scappatoia nella legge neozelandese dà infatti a un giudice il potere discrezionale di non emettere una condanna anche nel caso in cui un imputato si sia dichiarato colpevole. Il giudice può fare ciò se ritiene che le conseguenze di una condanna superino la gravità del reato: una mossa che può consentire a un imputato di restare incensurato.