E’ tornato in radio e su tutte le piattaforme digitali uno dei cantautori più eclettici e geniali della musica italiana, Raphael Gualazzi, che si prepara a lasciare il segno con il suo nuovo singolo “L’estate di John Wayne” (etichetta Sugar).
“Torneranno i cinema all’aperto e i riti dell’estate le gonne molto corte. Tornerà Fellini e dopo un giorno farà un film soltanto per noi”: comincia così il nuovo viaggio musicale di Gualazzi che, a tre anni di distanza dal fortunato “Happy Mistake”, riprende la scena discografica con un brano versatile ed originale che si tuffa in un pop dagli echi vintage, e anticipa un album di inediti previsto a settembre 2016, capace di esplorare, con nuovo estro, i generi musicali a lui più cari rivestendoli con grande creatività.
C’è chi predice il futuro e chi rievoca il passato ma cosa succede quando la macchina del tempo si mette a funzionare a modo suo? “L’estate di John Wayne” racchiude tre minuti di easy listening raffinato e surreale, sonorità r’n’b e richiami western in cui la musica di Matteo Buzzanca e dello stesso Raphael, e la penna di Alessandro Raina e Lorenzo Urciullo, portano dentro un divertissement dove nulla sembra impossibile. Tre minuti di frammenti della nostra memoria collettiva che ritornano come figurine da scambiare in una sera di Luglio, mentre Andy Warhol dipinge banane e Pertini gioca un poker con…John Wayne.
Il singolo è accompagnato anche da un videoclip diretto da Jacopo Rondinelli e girato con lenti anamorfiche Lomo degli anni ’70, per renderne ancora più autentico l’aspetto vintage. Il video si immerge nell’immaginario cinematografico di Federico Fellini e del romanzo di Niccolò Ammaniti “Io non ho paura”. All’interno di una cornice estiva che evoca la vita di campagna di una volta, i protagonisti sono tre bambini che giocano ad interpretare le star e, ballando, cantando e facendo acrobazie, richiamano un mondo di personaggi e sapori d’altri tempi: i balli di John Travolta, gli oggetti vintage, i dischi dell’estate. Alla fine, la scritta “Raphael”, impressa sulla valigia del piccolo “cantante-mago”, rende omaggio proprio al manifesto del film di Fellini “Amarcord”.