Valorizzare gli spazi comuni, rendendoli fruibili attraverso un altro sguardo; promuovere i giovani artisti mantenendo alte l’attenzione e la consapevolezza della tutela ambientale; offrire nuove visioni di città: a Roma, nel quartiere Garbatella, Yourban2030 inaugura Urban Fragments – nuovo murales firmato dalla street Artist Maria Ginzburg – portando a termine la riqualificazione della piazza antistante la metro B, accesso simbolico a uno dei quartieri icona della Roma del ‘900.
Dopo aver qui dato vita al primo Green Smart Wall della capitale, nonché tra i primi in Italia – The Endless Growth firmato dal giovane artista Alessandro Bello Tabbi e in collaborazione con Myllennium Award – la no profit guidata da Veronica De Angelis prosegue il suo impegno dando spazio ad un’altra giovane firma femminile della street art, l’italo russa Maria Ginzburg, che per l’occasione si confronta per la prima volta con la pittura mangia-smog di Airlite, in collaborazione con ATAC e il Municipio VIII.
Oltre l’intervento di rivalutazione urbanistica e la valorizzazione dei giovani artisti (italiani e non solo) Urban Fragments, attraverso il lavoro su pattern cromatici, non è solo opera d’arte, ma anche vero e proprio servizio al cittadino e al visitatore. L’opera offre, infatti, un’originale visione del quartiere, regalando a visitatori e passanti un’inedita mappa di Garbatella, mettendone in evidenza l’anima unica, insieme a monumenti e luoghi di interesse. La quotidianità incontra così la storia, la luce tipica delle vie e dei vicoli, gli scorci inaspettati e i colori dei palazzi, che assumono qui forma d’arte, quasi a ricordare quelle rappresentazioni primo novecentesche di spazi e luoghi, coniugando sguardo poetico, sostenibilità e vita di tutti i giorni.
L’accesso simbolico a uno dei quartieri storici e caratteristici della capitale si trasforma così in punto informazioni al tempo stesso smart (grazie alla tecnologia di prossimità dello smart wall inaugurato a dicembre 2021) e artistico, creando una nuova narrazione della città e sensibilizzando i visitatori alla tutela del quartiere e – come sempre quando si tratta dei progetti che vedono promotore Yourban2030 – dell’ambiente.
Un’inedita visione del quartiere che si offre a visitatori e turisti, per un quadrante cittadino da sempre avamposto di innovazioni e nuove visioni. Un nuovo murales che con i suoi 36 mq di vernice mangia-smog eliminerà (trasformandoli in sali inerti) circa 5,54 g di NOx/giorno, come 36 mq di foresta, assorbendo lo smog di circa 7,7 auto benzina euro 6 al giorno. Il murales è stato curato e coordinato da Maura Crudeli, project manager di Yourban2030.
“Con Urban Fragments” spiega Veronica De Angelis, Presidente della no profit Yourban2030 “abbiamo portato a termine quell’opera di recupero di uno dei punti nevralgici di Roma già avviata a dicembre 2021 con il primo smart wall di Roma, The Endless Growth firmato da Alessandro Bello Tabbi e promosso in collaborazione con Myllennium Award. Lo abbiamo fatto, questa volta, affidando una nuova opera a una giovane artista donna, Maria Ginzburg. La piazza, ingresso simbolico del quartiere Garbatella, diventa così da oggi un nuovo e originale accesso al quartiere, esempio di città che unisce le nuove tecnologie del Green Smart Wall e della vernice mangia-smog all’arte, alla riqualificazione urbana e alla vivibilità. Da oggi chiunque passerà da questa piazza avrà la possibilità di usufruire ai contenuti digitali informativi e di servizio offerti dalla tecnologia di prossimità dello smart wall e di guardare al quartiere Garbatella con sguardo nuovo. Urban Fragments è il nostro modo per valorizzare questo meraviglioso quadrante cittadino, caratterizzato dal barocchetto romano. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno profuso dal Municipio VIII – che negli anni ha investito sul quartiere con attenzione e intelligenza – e in collaborazione con ATAC che ha messo a disposizione i muri e gli spazi”.
“Urban Fragments è stata un’esperienze nuova di approccio al murales, ed è il mio primo murales green” racconta Maria Ginzburg. “L’idea artistica è nata a partire dal confronto con il contesto. Stiamo parlando di un muro che fa da cornice a un’area di socialità, un luogo che da mero passaggio doveva diventare spazio di incontro. Volevo quindi creare un pattern rappresentativo del contesto storico artistico di Garbatella, però al tempo stesso doveva essere un lavoro rispettoso della socialità. Quindi la scelta tecnica è stata quella del pattern astratto che fosse facilmente visualizzabile ma che desse anche la possibilità di un ulteriore approfondimento per chi fosse interessato a scoprire i personaggi e i dettagli che immaginariamente popolano il quartiere, lo vivono e anche gli danno quella marcia in più, con i suoi monumenti e i suoi scorsi artistici”.